Di cosa dovrei scrivere oggi? Certamente di politica o di libertà di stampa. Di storia, di poesia… quale? Di una storia raccontata da sempre ad uso e consumo di una parte,
di una poesia che invece di volare sopra si perde nei vicoli di una sintassi scontata?
Di quale politica? Quella che ha perso tutti i punti di riferimento
e perpetua se stessa nei modi e nei tempi di sempre?
Quella che non usa il compromesso lecito ma sfrutta il potere di esserci
nel modo più bieco?
La libertà di stampa ad uso e consumo di una parte pronta, al momento opportuno, a rinnegare il ciclostile da cui è nata e negare,
negare fino alla nausea tutto, parole, fatti, storia…persone?