OBLIVIOUS

Astrazioni e distrazioni

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Località: Sicilia, Italy

Si cerca un'altra vita, la si immagina ma essa sfugge al sogno e al desiderio. Lascia solo tracce. Ero magro come un grissino, il viso pieno di lentiggini, rossiccio di pelo e gli occhi cerulei sempre un po’ persi altrove. Cominciavo a tenere la penna in mano e non sapevo dove mi avrebbe portato. Anche oggi immagino, sogno ad occhi aperti, poi scrivo, cerco di trasportare la metafisica sul fisico della pagina bianca. Immagino infine la vostra lettura e, in mancanza di commenti, questa operazione torna ad essere metafisica. Questa è la scrittura: un volo immaginario. Questo sono io, l’immagine di un racconto non terminato. I testi sono stati tutti scritti nell'arco di trenta anni, le date che leggi sono fasulle e servono solo a dare ordine al blog.

giovedì 15 maggio 2025

Vasi comunicanti


I confini di stato esistono da sempre, esistono per chiunque, anche per chi li attraversa. Cancellarli unilateralmente non è possibile, pensare che si possa farlo nei prossimi cento anni è una utopia. I confini non sempre separano naturalmente etnie e culture diverse, a volte tagliano artificiosamente realtà "uniche" e queste ferite ne creano a cascata altre ancora più gravi. Ma i confini non si possono annullare, si possono semmai gestire ed è sulla gestione che bisogna intendersi senza equivoci. Ed invece l'equivoco, il non detto, la mancanza assoluta di prospettive geopolitiche e storiche è ormai pane quotidiano e sui media, Blogosfera compresa, si sente una sola voce con alcune rare eccezioni: tutti dentro tra gli applausi. Chi non si adegua chi nutre dubbi diventa un criminale schifoso sic et simpliciter. E se fosse diversamente? Se fosse una violenza istituzionalizzata questa invasione continua? Se nascondesse un orizzonte sociale, economico, culturale diverso e IMPOSTO?

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Ti leggo. Finchè posso. Non aspettarti sempre una risposta.

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